Eccoci, ed Ë una cosa che mi fa sorridere, a discutere se vogliamo o meno i giocatori americani all’interno dei campionati europei, o, per meglio dire, "come" inserirli senza danno proferire..
Al di lá della mera discussione, (sÏ,no, part-time, solo se poi alla fine ci offrono il caffË,ecc.) la cosa che mi "entusiasma" Ë sapere che c’Ë "questa" discussione.
Che significa, in ultima analisi, che l’Europa Ë molto, molto grande, freestylisticamente parlando.
Nel Ranking del 2005, quasi tutto il punteggio (almeno 80%) verrá dai tornei europei. Quantitativamente siamo tantissimi, pi˘ di quelli che ci immaginiamo: al Paganello c’erano giocatori (39), a Berlino altri (30),e giá cosÏ si parla di una sessantina di freestylers. Senza avere nella "conta" i francesi, gli inglesi, gli svedesi, i nuovissimi italiani, ecc.
Questo, come sempre, ci deve far stare all’erta, e non "adagiarsi" sugli allori.
Ancora pi˘ di prima Ë nostro compito far sÏ che questo fermento continui, che i nuovissimi giocatori si stabilizzino, che altri si aggiungano: per questo i tornei meno "formali" come il Vagolino diventano importanti, essendo una "prova" per chi non si sente ancora pronto per un europeo od un mondiale…
Essere "molti" non ci tutela nel tempo. Essere molti ed "attivi" anche nel campo della "trasmissione" della passione, nel portare "fuori" il freestyle, facendolo diventare uno sport vero: questo ci tutelerá dai "momenti cupi" che, per esempio,i nostri cugini d’oltre oceano stanno in parte subendo.
Il "ricambio generazionale" nel freestyle ha tempi lunghi: non pensiate di essere indenni dall’avere questo "fardello" di trasmissione, solo perchË avete 20 anni e giocate da 2…
Molti di noi lavorano attivamente per questo, ma nessuno si deve sentire "esonerato" dal "dovere" di lavorare affinchË non ci sia soluzione di continuitá fra i vecchi ed i giovani ed i giovanissimi freestylers.
Poi: che gli americani vengano all’Europeo non Ë che un piacere immenso, ed anche un riconoscimento del fatto che, ormai, i nostri tornei sono molto allettanti, al punto da prendere l’aereo e venire "di qua". Su come fare il torneo europeo, e fare tutti felici bË,io ho una visione diversa…ma questa Ë un’altra storia…
Lui