Paganello 2005: Il Grande Assente – 4

Paul Kenny

Contravvenendo alla regola che mi ero data (parlare dei soli freestylers presenti al Paganello 2005), mi accingo a scrivere di uno degli assenti. Anzi, diciamolo pure, urliamolo, piangiamolo: il Grande assente: Paul Kenny. Siccome le regole me le sono date io, posso contravvenire come e quando mi pare, e nessuno, nessuno mi proibirá di parlare di Lui (unico a cui concedo il lusso di usare il ìLuiî maiuscolo come il ìLuiîdi Lui cioË me).
Ora tutti sanno che per Paul Kenny ho un debole. Di pi˘. Ho una passione smodata. PK Ë il mio idolo. Ok, siete i soliti maliziosi. SÏ, ho ìancheî una passione per Lui come persona, ma Ë del suoìgiocoî che parlavo. Freestyle, avete presente?

Paul Kenny Ë il promulgatore, il fondatore della scuola ìpaulkennianaî in cui il frisbee lo si puÚ fare andare in tutte le direzioni, manovrare a proprio piacimento, bordi, controbordi, contro-controbordi, insomma tutto quello che Ë possibile farci, fermo restando chiamarsi, appunto, Paul Kenny.

Ci sono seguaci della scuola paulkenniana, e molte delle Sue movenze sono diventate fondamentali del freestyle moderno.

Ma, ovvio, ce ne Ë di strada da fare per arrivare al Maestro. Paul Kenny fa parte dei freestylers che ìriempionoî la scena. Entra, e la gente si ferma. Gioca, e la gente lo ama. Fa il tipping e la gente applaude (e urla. Giuro, urla, credeteci).

PK Ë un carismatico. E’ uno che fa la differenza. Vederlo giocare Ë un piacere, non solo per i ìtecniciî ma anche per la gente ìcomuneî che riesce a trovare in lui un ìinterpreteî magistrale del freestyle-show.

Ma non fatevi ìfregareî. PK Ë uno che studia. Combina. Il suo Ë un lavoro di ìtessituraî, Ë la Penelope del freestyle (che perÚ la tela la finisce, e che tela!), un lavoro di ìfinoî: musica, routines, tempi, intervalli, tutti lavorati, elaborati, sincronizzati, al minimo dettaglio. Ne viene fuori, sempre, un gioco armonioso, accattivante, che cattura il pubblico.

Le difficoltá le inserisce in routines giocose, non risparmia e non si risparmia, se anche Ë un gioco ìstudiatoî si vede che Ë fatto da una persona intelligente ed acuta: mai perdere la voglia di divertirsi. E PK si diverte, nel freestyle. Anche sotto tensione, anche qualche secondo prima della ìchiamataî sul carpet, PK Ë capace di farti una battuta, uno scherzo, di pensare agli altri.

PK non verrá al Paganello 2005 e questo lo sentiremo. Io, per prima, ma anche il pubblico che ormai lo conosce e lo ama (ha fans riminesi che mi chiedono di lui!). E tutti i giocatori presenti.

Il fatto stesso di non sentire il suo vocione (la mia passione Ë tutta ìvisivaî: non capisco assolutamente niente di quello che dice!), di non vederlo con il suo trolley, di non vedere Ceryl, e di non andare a cena insieme il mercoledÏ, e nonÖ

OK. Siate comprensivi, durante questo Paganello, con me: avrÚ momenti di cupa disperazione.

E credetemi: ci sono campioni di freestyle, campioni di bravura, campioni di stile, campioni diÖe c’Ë Paul Kenny. Se dovessi/potessi scegliere di diventare una freestylista Ë una fusione di Clay e Paul che vorrei essereÖ

Tutto qua.

Ciao, amico, mi manchi!