Paganello 2005: Gli Interpreti Principali – 5

Alessandro Damiano

Ora, diciamolo pure: i romani sono i migliori nel trovare i soprannomi.

Noi, in Romagna, ci limitiamo a ìstorpiareî, abbreviare, od usare un vezzeggiativo; i milanesi, invece, vanno ad articoli e sigle: ìemmeî ìeffeî sintetici sempre, vuoi mai che si rubi del tempo al lavoro!


I romani no. I romani si vede che hanno una Storia dietro, sono articolati, ci ragionano sopra. E ne vengono fuori soprannomi bellissimi, personalizzati, che dentro ci trovi di tutto: un aneddoto o anche di pi˘: Er Pitone, La Diavolona, Paperino, Er Doccetta.

Er Doccetta, per esempio. Da noi sarebbe stato un Ale, forse un Dami. Ma lui ha una predisposizione naturale per la cura del corpo, per l’uso quasi da denuncia dell’acqua, se ci sará mai la carestia in Italia, lui emigrerá in Svezia. Er Doccetta Ë uno dei rari esemplari umani che ìprofumanoî anche dopo una competizione.

Ora, perÚ, se Ë vero che ha uno dei soprannomi pi˘ belli del freestyle, non per questo lo dobbiamo relegare in uno spogliatoio con tutta la linea di prodotti naturali per la bellezza.
Lui Ë un freestyler. Pulitissimo e profumato ma un freestyler.

Ci sono vari tipi di freestylers. Quelli che, in gergo televisivo, ìbucanoî lo schermo (il carpet?), grazie alla loro irruenza, alla capacitá di spettacolo, al gioco fantasioso, ecc. E quelli che, invece, hai bisogno di pi˘ tempo per riuscire ad apprezzarli. Non che non siano altrettanto bravi, anzi, talvolta lo sono di pi˘. Ma hanno doti pi˘ sottili. Hanno classe, per esempio. E, si sa, la classe ìnon urlaî. Ma fa la differenza.

In Italia abbiamo almeno 2 o 3 giocatori simili. Ma in assoluto Alessandro Damiano rappresenta questa ìcasisticaî. Clay dice che Alessandro Ë il ìtalento naturaleî del freestyle italiano. Diamo a Cesare quel che Ë di Cesare ed a Clay quel che Ë di Clay: di freestyle ne sa.

E sa anche riconoscere un talento.

Alessandro Damiano si muove leggero sul carpet. Non Ë irruente, ma morbido. Non Ë un vulcano, ma un fiume. Alessandro fa le gitis pi˘ eleganti. Alessandro Ë esile, armonioso, agile. Non ruggisce come un leone, ma si muove come una pantera. Ha trovato in Edo un compagno ideale, ma il suo gioco si plasma, riesce ad adattarsi ad altri compagni.

E’ una dote rara, questa, che non sempre si trova. Solo chi sa giocare puÚ farlo. Solo chi ha talento puÚ cambiare.

Ecco, Alessandro cambia. Non solo perché migliora, ma perché intuisce le mosse del compagno, anticipa, risolve. PuÚ far nascere un’altra routine, creare da un errore, il suo gioco non Ë statico. E non Ë mai ìovvioî.

Cresce. Sempre. Con costanza. Migliora. Giorno per giorno.
Lui sará uno di quei giocatori che avanzerá nel ranking. Non balzi da leone, ma un continuum. In silenzio, con eleganza, con il passo felpato di un felino, semplicemente, avanzerá.

Perché la classe ìnon urlaî. Ma fa la differenza.