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You’re not supposed to be able to do a gitosis at age 15, Lusti.
Learn Lusti’s gitosis secrets on Heinsville.
worldwide freestyle community
We are still in the offseason, but the definition of offseason is evolving fast. With so many new centers of freestyle around the world, more tournaments are being organized and more importantly, more players are jamming together year round. With more competitive opportunities come more opportunities to boost one’s ranking.
The only event added to the rankings this month is a brand new event, the Scandiland Open. The only event dropping off the rankings this month is the 2002 Wintershred, which will be replaced on next month’s list by the 2004 Wintershred results.
Things are very calm at the top of the rankings. There was no movement in the entire Top 50. Outside the Top 50, there are some ups and downs, the ups from the Scandiland Open players and the downs from the Wintershred players.
The New
Two German players, Philipp Lenarz and Peter Rujan, enter the rankings tied at 239.
The Ups
Jan Soerensen up from 61 to 53
Iwan de Moor up from 71 to 60
Timmy Broxap up to 173 from 258
Arne Bratenstein up to 198 from 291
Boguslaw Bull up to 224 from 381T
Russel Scott up to 260 from 320
Holger Hill up to 264 from 391T
The Downs
Melissa Trail down to 124 from 101
Carl Dobson down to 148 from 85
Bob Morrissey down to 155 from 95
John O’Malley down to 161 from 77
Tam Wolfe down to 211 from 173
Scott Weaver down to 226 from 167
Mike Esterbrook down to 348 from 222
Carolyn Yabe down to 387 from 194
In a rare occurance, an Italian player actually fell a few spots on the rankings. Two years ago, Marco Ruperto happened to be in San Francisco the weekend of Wintershred. Two years later, the points for his eighth place finish have expired, moving him down to 254 from 223. Unfortunately, his travels did not take him to Wintershred this year, so he will have to choose from one of the scores of European events coming up in the next few months.
Eleonora Imazio
ìDietro ogni grande uomo c’Ë una donna straordinariaî
E poche storie.
Fermo restando che il suddetto motto Ë:
a) vero
b) sacrosanto
le sue caratteristiche diventano ìassoluteî se trattasi di ìdonneî dietro a freestylers.
—–
EXTENDED BODY:
Provate, per un attimo a pensarvi donne di freestylers:
virtuosi, oh sÏ, bravissimi, oh come no!, anche affascinanti, assolutamente!
Ma:
1) il freestyler Ë inattendibile: non ha il senso del tempo, della realtá, della normalitá;
2) il freestyler Ë un ìfantasiosoî: che certe volte puÚ ìconfondersiî con fricchettone, ci vuole un niente: andare in centro con un freestyler significa farsi guardare dietroÖe non nel senso ìbelloî della cosa, non sempre, insommaÖ
3) il freestyler Ë un vanitoso: nessuno sta davanti ad uno specchio quanto un freestyler;
4) il freestyler Ë un solitario: spesso anche musone: tende a fare il simpaticone, in compagnia, ma Ë tendenzialmente un orso;
5) il freestyler Ë un esibizionista: stargli ìdavantiî Ë offensivo quasi come (forse di pi˘) un apprezzamento pesante alla sua donna;
6) il freestyler Ë innamorato del suo frisbee. Non ce ne Ë: prima viene il disco, poi forse, con un buon distacco, la sua donna (con tutto quello che ne consegueÖ)
7) Tutti i freestylers negheranno quanto sopra, attribuendo ancora pi˘ peso e credibilitá alle affermazioni fatte!
Fatte ìtaliî considerazioni viene da dire: perché, in fondo essere la donna di un freestyler? Cosa ne viene? In fondo, il freestyler prima si allena, poi, forse, esce con la sua donna. Sempre che ne abbia ancora le forze. Per cui, in linea di massima, uscire con un freestyler ìpostî allenamento significa o uscire con un’ameba o con uno che parlerá tutta, dicasi tutta la sera di quel cÖo di controbordo.
Se proprio va bene, forse, solo a fine serata e dopo una serie di lunghe battute, parafrasi, similitudini, ecc. da parte della donna, si accorgerá che lei, effettivamente, Ë un po’ cambiata. Il colore dei capelli? No, carogna, mi sono fatta il lifting, peso 45 chili in meno.
Il freestyler, probabile che risponda ìeh, anche io dovrei fare qualcosa per la mia pancia (inesistente) ho delle difficoltá con la gitisÖî
Detto ciÚ, la donna del freestyler appare pi˘ come una predisposta a relazioni masochiste, o, in caso di grande fede, votata al martirio/santitá.
Vero. O meglio, in parte Ë vero.
Perché la donna del freestyler, se resta con il freestyler, un motivo in pi˘ c’Ë.
O Ë innamorata anche dello sport (freestyle) e dell’ambiente, e/o sa che quel freestyler, senza lei, sarebbe perso.
La donna del freestyler ìsaî cosa c’Ë dietro quel Divo. Sa della fatica, dello scoramento, delle ossa rotte. Sa anche i gossip, sa dell’affanno, dell’ansia pre-gara, dello stress. Sa della passione, ma anche delle delusioni. Sa che Ë lei la persona dove il freestyler si ìaccucciaî la sera, dopo 6 ore di gare, per lamentarsi del dolore alla spalla (ginocchio, schiena, caviglia,ecc.). Sa che senza lei, semplicemente, sarebbe tutto pi˘ duro.
Perché un freestyler Ë cosÏ, solo perché dietro c’Ë una donna che tiene i fili della sua vita.
Gli permette di ìvolareî mentre lei fa tutto il lavoro sporco.
Sa, semplicemente, che il freestyler Ë cosÏ grazie a lei. Lo sanno solo loro due, vabbË, ma in fondo non Ë amore anche questo?
Poi, ci sono donne speciali, che sono pi˘ di questo:
Quelle che non solo aiutano il freestyler ad essere un grande, ma lo rendono anche speciale.
Ce ne Ë una, poi, che ha fatto del suo ìuomoî un grande nel freestyle mondiale. Lo ha portato ai massimi livelli, non solo agonistici, ma anche ìinterpersonaliî:
Li avete visti tutti, li avete ìconsumatiî, li recitate a memoria: sono i filmati del sito www.freeskyler.com
Oh, certo, il sito di Fabio Sanna. Oh, certo. Se non fosse che il 99% dei filmati li ha girati lei.
E lei ha fatto tutte le traduzioni, dai metodi di giudizio, alle lettere di invito, ai testi vari che noi, stupidi retrogradi, non riuscivamo a capire.
E’ lei che ha fatto la maggior parte delle photo che trovate sul sito.
E’ lei che si passa i tornei accucciata dietro una videocamera.
Se Fabio Ë ìl’uomoî internazionaleî Ë perché dietro c’Ë una Eleonora che lavora duroÖ
Poi: adesso ha cominciato anche a giocare: a tutti Ë venuto un attimo di panico: no, tranquilli, lei Ë Eleonora: si prodigherá ancora, dietro una videocamera, dietro ad una macchina fotografica, dietro un testo da tradurreÖ
E’, appunto, una donna straordinaria:
riuscirá a tirare avanti tutto: video, photo, freestyle.
Perché, e non ci sono storie, dietro un grande uomo c’Ë sempre una donna straordinariaÖ
Ma dietro una donna straordinaria?
ÖÖ
A voi l’ardua sentenza.
The Scene
Some people might question that such a high percentage of
the tournament entry fee goes to the weather, but no doubt
participants in Sunday’s annual Wintershred event at Ocean
Beach in San Francisco (aka “OB”) will all agree it is well
worth it.
After a week of heavy rain, the weekend saw welcome relief
in gorgeous clear skies and temps that topped 70F (21C).
With the tide receding, OB’s wide flat sands played host to
fifteen jammers who shredded with abandon for hours. Even
the winds cooperated, gently coming down the beach out of
the North in the morning, then slowly shifting during the
afternoon to out of the West — directly onshore — while
gaining strength.
shalom everyone.
recently i have got my parents approval for going to seattle this summer and compete. since almost no one from israel is coming i would like to compete with someone else from outside of israel. Italy, USA, Sweden, whatever.
i would like to compete with someone who plays clock and throws both spins good.
my style is mostly control- restricted delays, turnovers, against the spin moves and so on. i also control the wind pretty good.
if anyone would like to compete please contact me
Lusti
Clay Collerá
SÏ, Ë vero, ci giro intorno da un po’.
E’ sempre la stessa storia: quando devo scrivere su lui o non so cosa scrivere, o sono un fiume. E parlo dell’interprete ìprincipaleî numero uno, non perché il migliore (oddio, neanche il peggiore) ma piuttosto perché questo torneo lo ha fondato. Lo ha creato. Lo ha sostenuto da solo, i primi anni. Organizzazione, gioco, presentazione, tutto. E’ il ìsuoî torneo, in fondo. Se esiste, Ë perché Clay ha voluto che esistesse.
Clay. VabbË, dai, lo conoscete, ci conoscete, c’Ë poco da aggiungere.
Ho giá scritto su lui (pi˘ o meno un libro, direi) e non Ë facile aggiungere cose nuove.
Clay Ë Clay. Punto. Si puÚ amare o no, si puÚ apprezzare o no, ma non si puÚ negare il suo gioco e quello che ha dato al freestyle ed al frisbee in genere.
Altro non c’Ë, solo questo: cerco sempre di essere imparziale durante le gare, e sempre riesco a vedere se c’Ë qualcuno che gioca meglio di lui.
Sono brava in questo, e mi reputo di una correttezza da manuale.
Perché credo nello sport e nella gente che ci gravita intorno.
Ma comunque sia, lui per me Ë il Campione.
Sempre e comunque.
Che vinca o no, che sia il 6∞ nel ranking mondiale o il 450∞, che giochi al massimo o sotto tono, per me lui sará sempre il ìmiglioreî.
Da almeno 22 anni, per me Clay vince ogni volta che gioca a frisbee.
Ma da almeno 22 anni, soffro come un cane ogni volta che scende su un carpet, su una tribuna, in una piazza, in un campo di ultimate.
Penso che fra noi due, ormai, sia io quella che si merita una medagliaÖ
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Matteo Gaddoni
Ecco, faccio fatica a scrivere di lui.
E’ quello che conosco meglio, fra la ìnew generationî quella che sta cavalcando il freestyle in modo vincente, quella che a noi sta facendo ri-vivere e sognare gli anni ’80 del freestyle europeo.
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